Mandato di perquisizione della casa di Antonio Mascioli, 10 giugno 1940
Mandato di perquisizione della casa di Antonio Mascioli a Timmins, ON, datato 10 giugno 1940. Il mandato venne emesso dal Giudice di Pace per la Provincia dell'Ontario, Distretto di Cochrane. Il retro del documento riporta annotazioni a matita, forse di pugno di Dan Mascioli, figlio di Leopoldo Mascioli (fratello di Antonio). Dan lavorò sugli appelli del padre e dello zio contro l'internamento.
Secondo i Regolamenti per la Difesa del Canada (DOCR), il Ministro della Giustizia aveva il potere di internare qualunque persona fosse sospettata di agire “in qualsiasi modo pregiudizievole per la pubblica sicurezza o la sicurezza dello stato”. Ai sensi di tali regolamenti, l'habeas corpus (obbligo di presentare le prove contro un detenuto) e il diritto a un giusto processo vennero sospesi. Di conseguenza, molti familiari ricordano che i loro congiunti furono arrestati e portati via senza un mandato né altri incartamenti legali.
Tuttavia, in questo caso fu emesso un mandato di perquisizione della casa di Antonio Mascioli alla ricerca di “lettere, documenti, armi e uniformi”, sulla base della “dichiarazione giurata di C.N. Kirk, della RCMP”, che vi era ragione di ritenere che tali materiali fossero presenti. Non è chiaro se simili mandati siano stati emessi in altri casi, o in caso contrario perché il caso di Mascioli fosse un'eccezione.