Lettera della piccola Enrica Pataracchia a suo padre Nello Pataracchia
Lettera di Enrica Pataracchia, detta Enrichetta, a suo padre Nello Pataracchia internato a Camp Ripples a Fredericton, NB.
Enrica aveva solo quattro anni quando il padre fu arrestato il 10 giugno 1940. Secondo documenti governativi, il giorno dell'arresto la Reale Polizia Canadese a Cavallo (RCMP) perquisì la casa di famiglia al 239 di Park St. North ad Hamilton e sequestrò fondi e vari documenti.
Durante l'internamento Pataracchia, come gli altri internati, aveva il permesso di scrivere tre lettere e quattro cartoline al mese. Le lettere dovevano avere una lunghezza massima di ventiquattro righe, le cartoline di otto. Questi limiti potevano essere superati per coloro che avevano ditte da mandare avanti e dovevano quindi rispondere alle lettere del Custode delle proprietà Nemiche.* Tutte le lettere in uscita dal campo venivano lette da un censore prima di venire spedite, e se qualcosa veniva considerato inadatto, i passaggi in questione venivano cancellati con l'inchiostro. Lo stesso avveniva per la posta in arrivo. Gli internati potevano ricevere pacchi inviati dalle famiglie. Questi pacchi venivano perquisiti accuratamente dalle guardie prima di venire distribuiti. Per lo più, gli internati ricevevano cibarie e vestiti. Pataracchia scrisse alla moglie, e scrisse anche al Custode delle Proprietà Nemiche chiedendo che le venisse aumentato l'assegno mensile.
Pataracchia ricevette anche varie lettere dalla figlioletta che esprimevano il dispiacere per la separazione e l'affetto per il papà. In questa lettera la bimba si scusa per non saper scrivere una lunga lettera, perché è troppo piccola. Conclude la lettera mandando “tanti baci” al papà.