Lettera dalla prigionia di Nello Pataracchia alle figlie
Lettera dalla prigionia di Nello Pataracchia alle figlie Rosanna, Relida[?] ed Enrica, inviata verso la fine di dicembre del 1942.
Pataracchia fu arrestato il 10 giugno 1940. Secondo documenti governativi, il giorno dell'arresto la Reale Polizia Canadese a Cavallo (RCMP) perquisì la casa di famiglia al 239 di Park St. North ad Hamilton e sequestrò fondi e vari documenti. Fu internato prima a Petawawa e poi a Fredericton.
Durante l'internamento Pataracchia, come gli altri internati, aveva il permesso di scrivere tre lettere e quattro cartoline al mese. Le lettere dovevano avere una lunghezza massima di ventiquattro righe, le cartoline di otto. Questi limiti potevano essere superati per coloro che avevano ditte da mandare avanti e dovevano quindi rispondere alle lettere del Custode delle proprietà Nemiche.* Tutte le lettere in uscita dal campo venivano lette da un censore prima di venire spedite, e se qualcosa veniva considerato inadatto, i passaggi in questione venivano cancellati con l'inchiostro. Lo stesso avveniva per la posta in arrivo. Le lettere scritte in italiano venivano tradotte in inglese prima di passare dalla censura. Gli internati potevano ricevere pacchi inviati dalle famiglie. Questi pacchi venivano perquisiti accuratamente dalle guardie prima di venire distribuiti. Per lo più, gli internati ricevevano cibarie e vestiti.
Pataracchia scrisse a moglie e figli, e scrisse anche al Custode delle Proprietà Nemiche chiedendo che alla moglie venisse aumentato l'assegno mensile.