Intervista con Antoinette Palmeri
Antoinette Palmeri è nata a Montreal nel 1929. Entrambio i genitori nacquero in Italia. Il padre, Vito Palmieri, immigrò in Canada quando aveva 16 anni, lasciando i due genitori a Salemi, Italia. Tornò sepesso in Italia a fare visita ai suoi genitori sempre che invecchiavano e quando aveva all'in circa 30 anni i gentori lo consigliarono di sposarsi. Durante uno degli ultimi viaggi in Italia incontrò la moglia, una sarta. Si sposarono e tornarono in Canada, stabilendosi a Montreal. Ebbero due figlie, Antoinette e Frances. Antoinette ci racconta dei suoi anni giovanili quando frequentò una scuola gestita da suore americane e francese canadesi e ricevette così un'istruzione trilingue. Parla anche dei vari rioni di Montreal. Sottolinea le tradizioni italiiane che ha conosciuto crescendo e parla delle diverse attività e associazioni cui partecipò o di cui sapeva, come i balilla e la Casa d'Italia. Il 10 giugno 1943, due agenti della RCMP bussarono alla porta mentre la famiglia era a cena per arrestare il Padre. la famiglia era a metà pranzo e poterono finire, la polizia li aspettò pazientemente. In un primo momento il padre fu poratato al cacere di Bordeaux e in seguito fu trasferito a Petawawa dove rimase per due anni. In sua assenza la famiglia fece grandi sforzi per sopravvivire: la madre lavorò come sarta e a lavare i panni degli altri. La famiglia non ebbe aiuto alcuno nonostante le suppliche al governo. Antoinette crede che il padre fosse stato arrestato data la sua connessione al fascismo. Quando tornò non parlò molto della propria esperienza nel campo, raccontando solo qualche storia degli scherzi che facevano per passare il tempo. Ancora oggi Antoinette non conosce i particolari associati all'internamento del padre visto che non si parlò di questo periodo apertamente, neanche fra le famiglie degli internati.