Intervista con Emanuele Cosentino
Emanuele Cosentino è nato a Montreal, di madre anche lei nata a Montreal e di padre siciliano. Il padre Giuseppe arrivò a Montreal tramite Halifax nel 1923 per raggiungere i fratelli maggiori, che erano arrivati in Canada nel 1908 e nel 1913. Il padre di Emanuele era uno di quattro fratelli in famiglia, e il minore venne poi in Canada nel 1949. Nel 1924 Giuseppe Cosentino stabilì un’impresa edile a gestione familiare, “Giuseppe Cosentino & Family”, dove lavoravano sia lui che il fratello Emanuele: entrambi saranno arrestati quali enemy aliens nel 1940 e nel 1941. Lo zio di Emanuele lavorava da muratore di giorno, ma la sua passione era la musica e dedicò molto del tempo libero ad una banda che aveva formato nel 1922. Nel 1939 durante la visita reale a Montreal suonò per la Regina nelle vesti di direttore della banda. Giuseppe Cosentino fu arrestato e fu portato in carcere dalla RCMP (la Regia polizia a cavallo canadese) una notte del 1940, e vennero presi anche le sue medaglie dalla Prima Guerra Mondiale e i fucili da caccia: Giuseppe e tutto ciò che era stato preso ritornarono il giorno seguente. L’anno dopo, mentre si celebrava il funerale del loro padre, la polizia arrivò per arrestare Emanuele. In questa intervista Emanuele ci racconta che in chiesa lo zio disse alla polizia “Mio padre è morto...è lì davanti. Se volete aspettare dopo...il funerale, mi costituirò.” A quanto pare la polizia lo cercava da tempo, ma c’era stata confusione riguardo la sua identità visto che lavorava da muratore di giorno e da direttore di banda di sera. Nell’intervista continua e spiega che lo zio come direttore non indossò una camicia nera ma i membri della banda sì.