Intervista con Elisa Germano Pillarella & Joyce Pillarella
Elisa Pillarella ci parla non solo del padre, Nicola Germano, che fu internato durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche delle proprie osservazioni sull'esperienza dell'internamento. L'intervistatrice, Joyce Pillarella, la figlia di Elisa, aggiunge anche lei le proprie opinioni sull'evento. Elisa nacque ad Aurora, un paese di Campobasso Italia dove si parla albanese, ed aveva tre fratelli, uno dei quali morì giovane. Elisa crebbe durante il regime fascista di Re Vittorio Emanuele III ed imparò le marce, le canzoni e le attività [fasciste] a scuola. Nicola, che naque il 5 marzo 1887 e divenne cittadino [canadese] il 7 gennaio 1924, era un assoluto sostenitore del fascismo sia in Italia come a Montrel dove dimostrò apertamente il suo sostegno tramite la partecipazione ad organizzazioni come la Casa d'Italia e il Dopo Lavoro. Nicola immigrò a Montreal Quebec nel 1920 e lavorò presso la [ditta] Canadian Tube and Steel [tubo e acciaio canadesi] e spedì denaro in Italia per mantenere la famiglia che era rimasta ad Aurora. Nicola visitò e corrispose con la famiglia fino a quando non fu arrestato il 10 giugno 1940. Per primo fu portato alle Carceri Bordeaux [Bordeaux Jail] e poi ai Campi Petawawa e Fredericton, e non fu rilasciato fino al 9 febbraio 1943. Per dei mesi la famiglia non seppe che Nicola era stato internato. Visto che la corrispondenza e il sostegno finanziario cessarono dopo l'arresto di Nicola, e non ci fu denaro per le medicine, la madre di Elisa si ammalò e morì. Elisa immigrò a Montreal nel 1948, divenne insegnante e scrittrice, e poi sposò Adelmo Pillarella. Nicola non parlò mai dell'internamento o di politica con la famiglia, ma solo con amici, tra cui il dottor Sabetta e il dottor Marcuso. La storia di Nicola fu ravvivata grazie all'ampia ricerca svolta da Joyce Pillarella, la nipote e una delle ricercatrici locali del progetto.