Intervista con l'Onorevole Frank Iacobucci
L'Onorevole Frank Iacobucci ci descrive la sua infanzia nella zona est di Vancouver durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Ci fa notare che la zona est era un quartiere povero e ci sottolinea la composizione multiculturale della scuola e del suo vicinato. Ci racconta pure come i vicini si erano aiutati a vicenda durante la Grande Depressione. Prima della sua nascita i genitori di Frank, Rosina e Gabriele Iacobucci, avevano abbandonato la Chiesa cattolica e perciò Frank non era stato cresciuto nella fede cattolica. I genitori si erano uniti ad una congregazione evangelica italiana e poi cominciarono a frequentare una chiesa battista, prima di tornare evenualmente alla Chiesa cattolica. All'inizio della guerra, Gabriele fu licenziato dal suo posto all'aeroporto data la sua origine italiana. Inoltre, sia Rosina che Gabriele furono designati enemy aliens e ogni mese dovevano presentarsi alla RCMP (la Regia polizia a cavallo canadese) - sebbene Gabriele fosse cittadino canadese. Quando il padre smise di presentarsi, Frank ricorda che non ci furono conseguenze. Da bambino Frank non parlò italiano a causa dello stigma di essere la "lingua del nemico." Frank ci parla pure delle esperienze dei vicini, uno dei quali fu internato a Kananaskis e poi a Petawawa. Frank critica l'internamento indicandolo come una macchia sulla storia del Canada. Traccia anche un parallelo tra quel periodo e l'odierna guerra contro il terrorismo e aggiunge dei commenti sulle sommesse contro il G20 nel 2010.