16 gennaio 1941
C'è stato un gran cambiamento a casa nostra da quando papà è stato portato al campo. La mamma piange sempre e si preoccupa di come faremo ad andare avanti. Onestamente, Papà è tutto per noi, signor Beckett, e senza di lui non sappoiamo come fare. Non potrebbe per favore aiutarlo a tornare presto a casa da noi? Per favore, sig. Beckett, le chiedo di fare tutto quello che può per far tornare a casa mio papà.
Mano Carlucci, figlio dell'internato Carlo Carlucci, lettera a G.G. Beckett, 16 gennaio 1941, Biblioteca e Archivi del Canada
19 marzo 1941
Mia zia ha cercato in tutte le maniere di far rilasciare il marito, ma tutti gli sforzi si sono rivelati vani, per cui mi sono decisa a scriverle questa mia. Zia Paonessa è una donna anziana… e non in buona salute, nemmeno sforzando l'immaginazione, ed è costretta a cercare di guadagnarsi da vivere per sé e per i suoi figli… mi addolora vederla soffrire di tali privazioni. Non posso fare a meno di sentirmi amareggiata al riguardo… Signore, essendo io canadese e in forza all'esercito canadese… posso facilmente comprendere la detenzione di chiunque possa nuocere a questo paese. Ma non di mio zio Joe, signore, che è una persona quieta e di compagnia e che non ha mai parlato che bene di questo paese, del Canada.
Walter Bula, nipote dell'internato Giuseppe Paonessa, lettera al sig. McPherson, 19 marzo 1941, Biblioteca e Archivi del Canada
27 marzo 1941
La lettera di Al mi ha fatto molto piacere e mi ha dato coraggio, perché è possibile che qualcosa succeda presto per il mio caso. Mandami la pialla da 14”, che va bene. Forse ci permetteranno di mandare qualche oggettino per Pasqua. Don ha fatto delle forchette e dei cucchiai e un batticarne per la moglie. Te li manderemo a casa. Prendi un vestito a Chester ma che sia uno buono… Digli che Gaetano fa il caffè ogni mattina e che della cucina si occupano Mascia e Lonza… Andiamo a messa tutte le domeniche e diciamo il rosario tutte le sere… Mandami altri $3 per questo mese, dato che possiamo spendere $8.00 al mese.
George Capponi, internato, lettera a Irene Capponi, 27 marzo 1941, Biblioteca e Archivi del Canada
09 giugno 1941
Sono d'accordo con te quando dici che non dimenticherai né perdonerai mai che mi abbiano portato qui. Dopotutto, qualcuno deve pur soffrire perché qualcun altro riceva gli allori, da uomini che hanno lavorato per loro. Io ho lavorato per loro per anni e questo è il ringraziamento. Confido in Dio che alla fine prevalga la giustizia.
Peter Frare, internato, lettera ad Anna Frare, 9 giugno 1941, Biblioteca e Archivi del Canada
16 giugno 1941
Il governo degli Stati Uniti ordina la chiusura di tutti i consolati tedeschi e italiani. Il personale consolare ha tempo fino al 10 luglio per lasciare il paese.
07 dicembre 1941
La marina imperiale giapponese attacca la base navale statunitense di Pearl Harbor nelle Hawaii. La sera stessa iniziano arresti di giapponesi, tedeschi e italiani in tutti gli Stati Uniti. Molti di costoro finiscono internati.
11 dicembre 1941
Germania e Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti. Gli Stati Uniti reagiscono dichiarando guerra a Germania e Italia.